Aragosta                                                                     <<torna indietro

Nome scientifico: Palinurus elephas

Descrizione: Crostaceo decapode macruro, taglia medio-grande, corpo a forma tubolare, presenza di due antenne più lunghe del corpo, bordo anteriore del carapace con due corni frontali, occhi peduncolati mobili, tredici paia di appendici legate al cefalotorace, di cui cinque per camminare, priva di chele, possiede una coda, il telson, a forma di ventaglio . Colore bruno rossastro o violaceo con macchie chiare sul corpo è cosparso di spine e tubercoli.
L’aragosta è il crostaceo senza dubbio più famoso ed apprezzato dal punto di vista alimentare.
Avendo  il corpo rivestito da una spessa corazza che costituisce l’esoscheletro, la crescita deve avvenire per mute successive con le quali l’animale si libera della vecchia corazza e ne costruisce una nuova più grande.
Può raggiungere dimensioni attorno ai 50 cm ed un peso di 8 kg.

Riproduzione: Specie a sessi separati. Femmine ovigere da Agosto a Marzo, con notevole variabilità dei periodi a seconda dei mari.

Area di pesca: Mediterraneo. Predilige fondali rocciosi con caverne ed anfratti. Viene pescato dai 20 ai 70 metri di profondità.

Sistemi di pesca: Si pesca con reti da posta, tremagli e con grandi nasse, l’aragosta viene mantenuta viva fino al momento della vendita, gli individui freschi sono riconoscibili per i colori vivaci.