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Seppia


Seppia                                                                     <<torna indietro

Nome scientifico: Sepia officinalis

Nome dialettale: Siccia

Descrizione: Mollusco cefalopode decapode, corpo ovale ed appiattito, otto braccia più corte munite di quattro serie di ventose e due retrattili più lunghe ove le ventose sono presenti solo alle estremità finali; bocca con becco simile a quello di pappagallo, colore del dorso variabile dal bruno-nerastro al giallastro, con striature chiare trasversali. Dimensioni comuni dai 15 ai 20 cm , max 35 cm . Le seppie sono animali dotati di ottime capacità mimetiche e sono in grado di cambiare colore in brevissimo tempo.
All'interno del corpo ( nel mantello) possiedono una sacca piena di inchiostro che espellono nelle situazioni di pericolo, anche la conchiglia è interna e viene comunemente indicata col nome di “osso di seppia”.
In mediterraneo esistono altre due seppie , Sepia elegans e Sepia orbignyana, entrambe di dimensioni più piccole, la seconda si può distinguere per la presenza di una spina nella parte posteriore dell'”osso” (conchiglia). Vive sui fondali costieri sabbiosi o melmosi e sulle praterie di posidonia, compie delle migrazioni riproduttive, in primavera ed autunno si avvicina alle coste per riprodursi. Depone uova che formano grappoli neri simili ad uva, chiamate “uva di mare”, che attacca a diversi substrati, dalle uova dopo un periodo più o meno lungo a seconda della temperatura delle acque, nasce una seppiolina che dopo circa sei mesi raggiunge 100 g di peso.

Riproduzione: Specie a sessi separati, deposizione delle uova da Aprile a Luglio in prossimità della costa.

Area di pesca: Mediterraneo; Vive su fondali sabbiosi o melmosi dalla costa fino a cento metri di profondità superati nei mesi invernali dagli esemplari adulti.

Stagionalità: Si pesca tutto l'anno, in particolare da Aprile ad Ottobre per la pesca da posta.

Sistemi di pesca: La seppia si può catturare in vari modi, nei mesi invernali si cattura generalmente al largo della costa con reti a strascico. In primavera ed autunno quando si riproduce viene catturata con nasse, cestini e reti da posta. Altri metodi ingegnosi vengono utilizzati dai pescatori amatoriali, uno di questi consiste nell'attaccare una femmina ad una lenza e aspettare che il maschio vi si attacchi per poi catturarlo con un retino, allo stesso scopo può essere utilizzato un attrezzo artigianale munito di uno specchio, ingannando il maschio che scambia la propria immagine riflessa per quella di una femmina e può essere catturato con un'agile manovra del pescatore quando si avvicina.
 

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