Cernia                                                                     <<torna indietro

Nome scientifico: Epinephelus guaza

Nome dialettale: Cirenga

Descrizione: Pesce di notevoli dimensioni con corpo massiccio di forma ovale, bocca ampia sporgente nella parte inferiore, pinna dorsale unica munita di undici robusti raggi spiniformi nella parte anteriore, pinna caudale a spatola, due pinne pettorali a forma di ventaglio, pinna anale in corrispondenza della parte terminale di quella dorsale, pinna ventrale piccola. Occhi azzurri, colore del corpo bruno rossiccio, con macchie grigio giallastre che diventano bruno scure negli adulti. Dimensione comune dai 30 agli 80 cm, raggiunge anche più di un metro Questi grossi pesci vivono solitari, annidandosi spesso tra le rocce ed occupando un territorio definito. La cernia è un predatore vorace che si nutre di molluschi, crostacei e pesci; si riproduce in estate ed è ermafrodita proteroginico (prima è femmina , poi a 80 cm i maschi raggiungono la maturità); può vivere anche 40-50 anni.

Riproduzione: Specie ermafrodita (femmina nei primi anni, poi diventa maschio). Il periodo di riproduzione comprende i mesi primaverili ed estivi.

Area di pesca: Mediterraneo, Atlantico orientale, dal golfo di Guascogna all'Angola e Atlantico Occidentale(Brasile e Bermuda). Predilige fondali rocciosi e ricchi di grotte ed anfratti.

Stagionalità: Si pesca tutto l’anno.

Sistemi di pesca: La cernia è una specie molto ambita dai pescatori subacquei; viene catturata in modo professionale con palangari di profondità, con reti a strascico e con tremagli. Dato il suo lento ritmo di accrescimento, è una specie che non viene ancora allevata, ma sono in corso tentativi di ripopolamento.